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S.O.M.S. DI VIZZINI : Ancora "Giovane" a 145 anni dalla fondazione

Correva l'anno 1873 quando nasceva, in pieno statuto Albertino, la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Vizzini in provincia di Catania.

Il suo emblema racchiude la vera essenza del sodalizio, le due mani che si stringono tra di loro simboleggiano il calore umano, l'amicizia schietta e sincera di una solidarietà senza tempo.

 Da quel giorno, sono passati 145 anni e due conflitti mondiali  ma ancora oggi,  la la S.O.M.S. continua ad essere nel divenire della vita quotidiana, un punto di riferimento della città e si festeggia il suo anniversario.

 

Quest'anno a segnare questi tre giorni di festeggiamenti si sono aggiunti il teatro e la musica, grazie alla presenza dall'orchestra musicale della scuola media di Vizzini ed al "IV Festival Verghiano ". 

L'appuntamento dedicato alla musica affidato all'orchestra della scuola media di Vizzini formata dagli ex alunni della scuola e la partecipazione  straordinaria dei maestri: Salvo Gangi (clarinetto), Angelo Valenti (pianoforte) ,Luca Cannavò (Violini - in sostituzione di Jessica Seminara) che  hanno dato vita,guidati magistralmente dal M° Vito Maurizio Grasso (Tromba) , ad un concerto di Gran Galà.

 Alla fine del concerto agli orchestrali sono stati 


premiati dal presidente della S.O.M.S. con attestati di merito. Ringraziamenti di sincera stima e gratitudine sono giunti agli insegnanti di musica.

L' appuntamento ivece dedicato alla cultura,affidato al IV Festival Verghiano prodotto dalla Dreamworld Pictures, che ha portato in scena un frammento teatrale tratto dalla novella di G. Verga la “Lupa” e poesie dei campi con gli ultimi cantastorie.


Scritto e diretto da Lorenzo Muscoso,Interpretato dal poliedrico attore Alessandro Gurrieri nelle vesti di Nanni Lasca, mentre nel personaggio della  Lupa, si è cimentata brillantemente Pinuccia Vivera.

Due premi alla carriera sono stati consegnati a due straordinari personaggi come Luciano Busacca uno degli ultimi “Cantastorie” e  Giuseppe  Virgadaula l'ultimo “Cuntu" Siciliano. Un premio a spiegato Bernardo  Costantino, che viene consegnato  ai veri  custodi di un'arte  che hanno segnato il passaggio artistico della nostra terra, sdoganando i tempi e le mode. l'impareggiabile Virgadaula  con il suo  “ Cuntu” ci ha condotto per mano dentro il castello di donna fugata con la sua storia avvincente della principessa Bianca di Navarra che venne imprigionata e rinchiusa dal perfido conte Bernardo Cabrera, mentre il cantastorie ci ha trascinato in uno spazio surreale per farci rivivere le emozioni di cavalleria rusticana e del bandito Giuliano.

 Il regista Muscoso, assieme all'instancabile Michele Agosta, scenografo del frammento teatrale della passione della Lupa, aiutato brillantemente da Salvatore Lazzaro, Mimmo Todaro, e Giovanni Interrigi,  ha trasformato abilmente uno salone sontuoso in uno spazio scenico povero e contadino, riproponendo fedelmente gli ambienti narrati dal padre della letteratura verista.


 Il regista Muscoso si soffermava sull'arte dei cantastorie, aggiungendo, che essi, sono l'anima di una Sicilia, quelli che animavano le piazze, gli slarghi, o anche il focolare domestico.  Luoghi dove ci si incontrava a fine giornata o nelle occasioni festive per inscenare veri e propri rappresentazioni  teatrali. Premiati anche i concorrenti dei tornei di briscola e biliardo.  

.Durante la ricorrenza, anche momenti di preghiera, una Santa messa è stata  celebrata all’interno dei locali del sodalizio dall'arciprete don Salvo La Rocca, e durante l'omelia sono stati ricordati in un momento di cordoglio tutti i soci che da quest'anno ci hanno lasciati.

I festeggiamenti si concludevano con un atto spontaneo di grande solidarietà delle rispettive famiglie di Totò Barresi e di Dino Di Benedetto, custodi e garanti del sodalizio, le cui famiglie hanno rinunciato al contributo di mutualità per devolverlo alle borse di studio ai giovani studenti vizzinesi. 

A consegnare le borse di studio, sono stati la vedova di Totò Barresi, e Umberto Di Benedetto figlio di Dino.

Un sobrio  rinfresco chiudeva i festeggiamenti di uno dei sodalizi più antico di tutta la Sicilia.

V.S.